Festival della Creatività 2009 - PARTE II

Roberta Ristori 2 10:11

Exposições, performances e apresentações esportivas também estavam no vasto cardápio de atrações oferecido aos visitantes. A mostra Moremedia, a cura de Dino Lupelli e Nicola Ciancio, por exemplo, apresentou os projetos de cinco artistas com propostas muito originais:

Alex Beim com Graffiti Share - Uma proposta para promover a reflexão entre a relação de comunicação, distância e percepção de contato. Espécie de “grafite digital” onde os usuários podem digitalizar pinturas em uma superfície do mesmo jeito que fariam com uma latinha de spray. São dois telões e tudo o que é desenhado em um, aparece também no outro, gerando intervenções bastante interessantes. Adorei!

V. J Carpenter & Dzl - GeekPhysical com Biometric Social Interaction – Combinação de instrumentos para medição de dados biométricos: o que acontece se em vez do aspecto externo, forem esses dados a representar-nos? Apresentá-los pode gerar uma mudança na interação social? Experimentei todas as geringonças, fanática que sou pela confiabilidade dos dados concretos e... Susto! Meu coração estava muito acelerado, minha temperatura abaixo do normal e o sensor de alegria me disse que eu estava péssima. Acho que a proposta dos artistas – ainda que os aparelhos estivessem descalibrados – funcionou, procurei ressucitar, acalmar a respiração e sair sorrindo para ver se da próxima vez o medidor sobe ao máximo!

Dot Dot Dot com Juke-no-box – Esse era um dos lugares que mais dispertava a curiosidade dos visitantes e que gerou um dos maiores números de fotos! Trata-se de uma discoteca/juke box onde a presença, o número e os movimentos das pessoas dentro de um espaço restrito ativavam luzes e áudio. Fantástico!

Daan Roosegaarde com Liquid space 6.0 – o projeto recria um espaço que interage com os usuários e os envolve, modificando-se a sua volta. O espaço interativo torna-se maior, menor ou mais luminoso de acordo com o comportamento humano, criando um diálogo orgânico com os visitantes.

Cuebit com KARMAnifesto – Aqui, a idéia é a “renaturalização” das ações mais comuns nas comunidades de ralacionamento, exaltando as características vouyeristicas e agregativas do Facebook, MySpace, Twitter e outros, acessíveis a todos e sem a necessidade de conhecimentos técnicos aprofundados, mas apenas a vontade de mostrar-se aos outros. Cuebit nasce da vontade de criar uma ligação entre experimentação e cotidiano.

O Festival vai muito além desses dois posts, mas seria impossível (e, acredito, um tanto maçante!), comentar toda a programação. Algumas experiências precisam ser vivenciadas e não lidas!

*primeira parte

In italiano: Festival della Creatività 2009 - PARTE II

Esposizioni, performance e presentazione sportive erano anche sul vasto elenco di attrazione offerta ai visitanti. La mostra Moremedia, a cura di Dino Lupelli & Nicola Ciancio, ha presentato i progetti di cinque artisti con proposte molto originali:

Alex Beim presenta Graffiti Share: Specie di “grafitti digitale” dove gli utenti potevano digitalizzare dipinti sul una superficie, nello stesso modo in cui farebbero con lo spray normale. Due schermi e tutto che è stato disegnato in uno, apparve anche nell’altro, creando interventi assai interessanti. Si propone come una riflessione sulla relazione fra comunicazione a distanza e percezione del contatto. Mi è piaciuto tantissimo!

V.J Carpenter & Dzl – GeekPhysical presenta Biometric Social Interaction: Combinazione de istrumenti per misurare dati biometrici come temperatura e ritmo cardiaco - cosa succede se al posto dell’aspetto esteriore sono questi dati a rappresentarci? Mostrarli può generare cambiamenti nell’interazione sociale? Ho testato tutti gli apparati tecnologici, fanatica che sono per l’affidabilità dei dati concreti. Che spaventi! Il mio cuore batteva troppo frettolosamente, la mia temperatura era sotto il normale e il sensore di felicità mi ha raccontato che io stavo davvero male! Secondo me, la proposta – ancora che potesse avere qualche errore sull’equilibratura dell’equipaggio – ha funzionato su di me, ho cercato di risuscitare, calmare la respirazione e uscire da lì a sorridere, chissà nella prossima volta il sensore di allegria non Sali al livello massimo?!

Dot Dot Dot presenta Juke-no-box – Una discoteca/jukebox in cui la presenza, il numero e i movimenti delle persone all’interno di uno spazio ristretto attivano luci e audio.Uno dei posti che svegliava in più la curiosità del pubblico, fantastico!

Daan Roosegaarde presenta Liquid Space 6.0 – Il progetto ricrea uno spazio che interagendo con gli utenti li avvolge modificando-se intorno a loro. Lo spazio che diventa fisicamente più grande, più piccolo e più luminoso in relazione al comportamento umano, finisce per creare un dialogo organico con i suoi visitatori.

Cuebit presenta KARMAnifesto – Qui, l’idea è la rinaturalizzazione delle gestualità più comuni nei social network, con lo scopo di rappresentare con mezzi e gesti, una volta di uso comune, ciò che oggi è attuale, esaltando le caratteristiche voyeuristiche e aggregative dei vari Facebook, Twitter e altri. È accessibile a tutti, non necessita particolari doti tecniche, ma solo voglia di mostrarsi agli altri. Cuebit nasce dalla voglia di create un collegamento tra sperimentazione e quotidiano.

Le brasilianissime Belem, Brasilia, Curitiba, Fortaleza e San Paolo hanno timbrato la loro presenza nel Festival attraverso della”Metamorfosi Urbane”. L’obiettivo del progetto è investigare la trasformazione urbana in diverse città del mondo. Un’esibizione fotografica intitolata “Cidade de Deus” – nome preso dal film di Paulo Lins che si passa al Rio di Janeiro – a cura di Daniela Lauria e Filippo Lenzi Grillini, mescolava parti del film con altri pezzi dedicati ad altre città brasiliane. Le immagini cercavano di mettere in rilevo la contraddizione fra la crescita disordinata ed esplosiva di San Paulo, Belem e Fortaleza e la “utopia brasiliana cristallizzata” – Brasilia.

Il Festival va ancora molto avanti di questi due post, però sarebbe impossibile (e credo che anche un po’ noioso!), commentare tutta la programmazione. Alcune esperienze hanno bisogno di essere vissuti!

*prima parte